Il Salento, con il suo mare limpido e la lunga costa frastagliata, raccoglie testimonianze di bellezze naturali e incontaminate che lo rendono meta ambita di tantissimi turisti, ogni anno.
C’è da sottolineare, però, che questa zona del sud Italia conserva anche molti luoghi di cultura e tradizione che sono degni di essere visitati.
Lecce è una delle città principali del Salento che testimonia, ancora oggi, l’appartenenza a una civiltà molto antica, grazie alla presenza di diversi musei che hanno permesso di conoscerne a fondo le sue radici. Vediamo dunque, di seguito, quali sono i musei più belli da visitare a Lecce.
I musei storici più importanti di Lecce
Tra i musei più illustri e rinomati della città di Lecce c’è da menzionare sicuramente il Museo Sigismondo Castromediano. Al suo interno c’è una delle più importanti esposizioni di reperti archeologici dell’intero Salento, le cui origini sono da collocare in età messapica e romana.
Qui è possibile ammirare molti esempi di ceramica di quel tempo, con vasi attici decorati con figure rosse, oltre che numerosi resti dell’Anfiteatro Romano, in piazza Sant’Oronzo.
A Lecce, inoltre, è presente anche un altro teatro romano, di dimensioni più contenute ma comunque molto importante: tale luogo si trova in Via Arte della Cartapesta nelle cui vicinanze è possibile fare una visita al Museo del Teatro Romano. Durante gli scavi dell’800, infatti, furono rinvenuti diversi reperti di grande importanza storica e da menzionare sono le maschere teatrali che provenivano dalla Villa Adriana, a Tivoli.
Non molto distante da qui è poi possibile proseguire per il Museo Storico della città di Lecce. Al suo interno, una grande varietà di reperti archeologici permettono di percorrere quella che è stata la storia che ha segnato questi luoghi, anche grazie alle collezioni permanenti di Cosimo Carlucci ed altre opere di tanti artisti pugliesi donate al comune di Lecce.
Musei dell’artigianato e dei prodotti tipici di Lecce
Come accennato, Lecce è tra le città più importanti del Salento in cui vi è un’alta concentrazione di testimonianze storiche, non solo architettoniche, ma anche della tradizione artigianale e della produzione dei prodotti tipici locali.
Uno dei musei di artigianato più illustri della città è il Museo della Cartapesta, un’arte molto antica che ancora oggi prende vita nei borghi del capoluogo salentino. L’edificio si trova all’interno del Castello Carlo V, proprio nel cuore del centro storico ed è pieno di reperti che rappresentano l’artigianalità del lontano 1700.
Altro luogo da non perdere è il Museo Faggiano, anch’esso situato nel centro storico della città: sarà sorprendente scoprire, nel caso di questo edificio storico e archeologico privato, che i reperti antichissimi che custodisce sono venuti alla luce per puro caso.
Il proprietario, Luciano Faggiano, nel 2001, fece iniziare i lavori di restauro del suo edificio; in particolare vi era la necessità di rompere i pavimenti e cambiare i tubi della fogna che provocavano umidità sui muri.
Ciò che venne fuori fu sbalorditivo: una serie di antichissime testimonianze, risalenti all’età messapica, che hanno reso di questo luogo un vero e proprio sito archeologico, ovviamente con la supervisione degli enti locali che hanno guidato tutti i lavori di restauro.
La tradizione della viticoltura salentina
Non solo palcoscenico di storie antiche, Lecce ha guadagnato uno dei primati più illustri di tutta la regione anche grazie ai prodotti coltivati dalla sua terra. É il caso, infatti, del pregiatissimo vino che ha reso possibile la creazione di veri e propri musei che hanno dato modo di tramandare e far conoscere agli appassionati la vitivinicoltura pugliese.
Tra i più importanti della zona è da menzionare il museo del vino Leone De Castris: la struttura si sviluppa per oltre 600 mq e offre la possibilità ai visitatori di percorrere le tappe principali della Cantina del vino pugliese. È possibile rendersi testimoni di tutti i processi adoperati per la creazione di questo prodotto, passando anche per la visita di foto, bottiglie antiche e attrezzi agricoli del passato che sono stati utilizzati dall’azienda nel corso dei secoli.
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