Enoturismo

Cosa vedere a Lecce in 5 giorni…Scopriamolo insieme

By 21 Luglio 2021 Aprile 14th, 2022 No Comments

Lecce è un esempio di cultura, arte, storia, cucina, tradizione, spiagge paradisiache e divertimento. Ecco perché pensare di visitarla in soli cinque giorni è davvero difficile, ma, con un po’ di fatica, si possono determinare i luoghi e i paesaggi simbolo di questa città così magica. Si tratta di opere d’arte, ambientazioni e siti che davvero non si possono non visitare perché rappresentano un must.

Organizziamo insieme un piccolo tour di Lecce in 5 giorni.

Giorno 1 a Lecce

Tutto parte da Piazza Sant’Oronzo, il vero centro della città dove, oltre alla colonna del Seicento dedicata all’omonimo Santo, sorgono l’Anfiteatro Romano, le due Chiese di San Marco e di Santa Maria delle Grazie e il Palazzo del Seggio chiamato anche Sedile.

A pochi passi dalla piazza sorge il Castello di Carlo V che nel 1539 fu restaurato secondo il volere del sovrano per renderlo una fortezza militare in grado di resistere ai violenti attacchi delle popolazioni turche. Dal 2010 questo palazzo ospita il museo permanente della cartapesta.

Lecce è la città del Barocco per eccellenza: sono tantissimi i palazzi e le chiese che ne impreziosiscono il centro storico. Tra queste, non si può non visitare la Basilica di Santa Croce, famosa in tutto il mondo per la meravigliosa facciata riccamente decorata, il rosone con i suoi profili arricchiti da foglie di alloro e bacche e i soffitti a cassettoni in legno di noce.

Giorno 2 a Lecce

In una piccola piazzetta sorge la Chiesa di San Nicolò dei Greci, costruita sui resti di una chiesa romanica nel 1765 per accontentare il desiderio dei mercanti albanesi e greci che, al tempo, vivevano a Lecce. Oggi in questa chiesa vengono celebrati i riti greco-ortodossi.

Non lontano dalla Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città vecchia, quella più vera, sorge Piazza Duomo, un luogo davvero particolare perché è chiusa su tre lati e vi si può accedere da una sola parte. Una vera e propria peculiarità per una piazza! Tutti i turisti restano affascinati dai suoi marmi, dalle pietre barocche e dai bronzi. I suoi palazzi più caratteristici sono il Duomo, con l’imponente campanile, il Seminario e il Palazzo Vescovile.

A nord della piazza, poi, si innalza Palazzo Marrese: realizzato in tipica pietra leccese, vi si accede passando attraverso un portone circondato da quattro magnifiche cariatidi.

Giorno 3 a Lecce

Finalmente chi visita Lecce può tornare ad ammirare anche il Convitto Palmieri che, dopo cinque lunghi anni di restauro, dal 2016 è stato riaperto al pubblico. I lavori sono stati davvero ingenti e hanno trasformato questa struttura di origine francescana nel principale e più rappresentativo polo culturale di tutto il nostro Mezzogiorno: accanto alle sale di lettura multimediale, infatti, è possibile addentrarsi in giardini, cortili e chiostri. Insomma una vera e propria fusione di antico e moderno!

Un po’ nascosto, e per questo non noto a tutti, c’è il Teatro Romano, un’arena dal diametro di ben 18 metri che ospitava anche 5000 spettatori che accorrevano da tutta la città per assistere agli spettacoli e ai combattimenti che venivano organizzati. Accanto al teatro c’è Must, un museo storico che ospita periodicamente mostre e manifestazioni culturali degne di essere visitate.

Giorno 4 a Lecce

Vicino alla Chiesa di San Nicolò dei Greci si trova il Palazzo dei Celestini che per ben tre secoli ha ospitato i Padri Celestini, mentre ora è la sede della Prefettura e della Provincia di Lecce. La sua facciata è il naturale prolungamento della Basilica di Santa Croce e vi si accede attraverso un maestoso portale d’ingresso completamente decorato con frutti e putti.

Gli amanti della storia, ma non solo, non possono di certo lasciarsi sfuggire il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano, il più grande e antico museo archeologico di tutta la Puglia. Qui sono custoditi reperti archeologici di tutto il Salento: statue, vasi, dipinti, ceramiche… Il suo nome deriva da quello del nobile che lo fece costruire nel 1868.

Quinto e ultimo giorno a Lecce

Per chiudere davvero in bellezza, l’ex Convento dei Padri teatini, oggi di proprietà del Comune, viene utilizzato per ospitare mostre, manifestazioni e rappresentazioni di diverso tipo. Nel suo enorme chiostro, ad esempio, viene periodicamente organizzato il mercatino dell’antiquariato in cui spiccano mobili, ceramiche e gioielli di corallo.

Infine, ma di certo non per ultima, la Chiesa di Santa Chiara che ospitava le suore di clausura dell’Ordine delle Clarisse. Ecco spiegate le grate, ancora presenti, da cui le Religiose ascoltavano la messa. Famose in tutto il mondo sono, poi, le sue statue lignee realizzate secondo l’arte scultorea napoletana.

 

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